I virus hanno imparato a conoscere il nostro sistema immunitario e a eluderne gli attacchi sviluppando strategie con cui manipolano le nostre difese. Il potenziamento della risposta immunitaria è perciò una delle più importanti sfide per lo sviluppo di nuovi farmaci e di protocolli terapeutici innovativi contro la maggior parte delle infezioni.
L’utilizzo di fonti naturali per esercitare un’azione immunomodulante è un ambito di grande interesse; infatti, i trattamenti naturali possono vantaggiosamente precedere, affiancare e sostituire le terapie convenzionali. La nostra ricerca è focalizzata sull’identificazione di estratti naturali che potenzino il sistema immunitario, in particolare agendo sull’immunità innata, prima linea di difesa cellulare.
All’interno dell’immunità innata, il sistema dell’Interferone (IFN) ha un ruolo essenziale: in seguito al riconoscimento di un virus, il nostro corpo produce una grande quantità di IFN, inducendo l’attivazione dello stato antivirale della cellula che coinvolge l’espressione di centinaia di geni che ostacolano l’infezione. I virus hanno evoluto strategie per evadere questo sistema, agendo su diversi livelli, sia bloccando la produzione di IFN che inibendone la cascata di induzione.
E’ quindi fondamentale riuscire a identificare estratti naturali che permettano il ripristino di un’efficace risposta interferonica. Il vantaggio dell’uso di fonti naturali è che ad agire non è una molecola singola, ma un complesso di molecole che può esplicare la sua azione su più bersagli. Inoltre, l’uso di composti immunomodulanti può interferire su un ampio spettro di virus. Nel nostro laboratorio abbiamo messo appunto saggi cellulari capaci di riprodurre sia la risposta interferonica a seguito di infezione virale che la sua inibizione da parte di proteine virali. Il sistema è un valido modello per la valutazione di estratti naturali e composti che interferiscono su questi processi.
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