In campo farmaceutico, con il termine nanocarrier si indicano in generale sistemi particellari colloidali con dimensioni comprese tra 10-1000 nm. Diversi nanocarrier come nanosfere, nanocapsule, dendrimeri, liposomi, nanocristalli vengono utilizzati per la veicolazione di agenti terapeutici e diagnostici.
Se opportunamente formulati, questi nanovettori sono in grado di modificare profondamente caratteristiche biofarmaceutiche e farmacocinetiche del principio attivo veicolato, quali solubilità e velocità di dissoluzione, emivita plasmatica, velocità di metabolizzazione e di eliminazione. I nanocarrier, attraverso diversi meccanismi, sono in grado di modificare la biodistribuzione dei principi attivi veicolandoli in uno specifico organo, tessuto, cellula. Questi sistemi inoltre migliorano il passaggio attraverso barriere biologiche che normalmente rappresentano degli ostacoli alla penetrazione del principio attivo (pelle, barriera ematoencefalica ecc.).
Il gruppo di ricerca di tecnologia farmaceutica è attivo nella preparazione, caratterizzazione, studio in vitro ed in vivo di sistemi nanoparticellari per diverse applicazioni e vie di somministrazione. In particolare, SLN, nanocristalli, liposomi tradizionali o modificati con promotori dell’assorbimento sono studiati per migliorare la penetrazione (trans) dermica dei farmaci.
Attualmente viene studiata la capacità di questi nanocarrier di migliorare la biodisponibilità cutanea e l’attività antiossidante di molecole estratte da diverse matrici naturali. Liposomi modificati con specifici agente direzionanti (peptidi, anticorpi monoclonali) vengono utilizzati per veicolare peptidi e siRNA (short interfering RNA) al sistema nervoso centrale. Il gruppo di ricerca studia inoltre formulazioni innovative per la somminstrazione buccale, orale e polmonare.
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