All’interno della prospettive ecologiche di turismo sostenibile si ritiene possibile proporre un modello, ancora da verificare nel contesto sardo, di turismo agrario che non si configura né come “fattoria didattica”, né come “agriturismo”, ma valorizza le attività agricolo-pastorali coinvolgendo l’intera comunità, gli amministratori pubblici e gli operatori economici del territorio.
Si ritiene che questo modello, già sperimentato in Cina al fine di migliorare le condizioni materiali e culturali delle comunità agricole più periferiche, possa essere anche una risposta allo spopolamento dei piccoli centri della Sardegna.
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